L’uranio impoverito, il nuovo killer di massa

A cura di Federico Dal Cortivo 

Con il primo bombardamento nucleare della storia effettuato nel 1945 dagli Stati Uniti sul Giappone, l’umanità è stata catapultata nell’era delle armi nucleari ,mettendo così a disposizione degli arsenali delle principali potenze un qualcosa che mai in precedenza si era visto nella storia militare, un arma capace di cancellare intere città e rendere invivibili vaste aree del pianeta a causa degli effetti collaterali della radioattività.

In precedenza altre armi, che oggi si suole chiamare  con il termine di “distruttive di massa” erano stata utilizzate sui campi di battaglia e mi riferisco alle “armi chimiche” utilizzate su larga scala per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale in Europa e che si sono evolute fino ad arrivare ai letali “gas nervini” e poi le armi batteriologiche già note fin dai tempi dell’antichità, dove si buttavano carogne di animali morti oltre le mura di città assediate per causare epidemie, oggi con l’aggressione alla Serbia nel 1999 da parte degli Usa e Nato, sono stati sparsi sul terreno coltivato parassiti al fine di distruggere i raccolti o agenti inquinanti per colpire le falde acquifere.

Ebbene se oramai si da per scontato che nel novero delle “armi distruttive di massa” entrino le bombe nucleare, i gas, i batteri e parassiti, credo sia giunto il momento di inserire un nuovo “killer” che sta mietendo vittime sia tra i militari che tra i civili e che può ben essere considerato “un arma distruttiva di massa”, mi riferisco all’Uranio Impoverito, contenuto nel munizionamento moderno di mezzi corazzati, degli aerei da attacco al suolo, nelle bombe perforanti e nei missili da crociera e che ha fatto la sua comparsa nei teatri operativi bellici a partire dalla Prima Guerra del Golfo (Agosto 1990-Febbraio 1991) e poi a seguire in Somalia (Operazione Restore Hope (dicembre 1992 –maggio 1993), Balcani Bosnia e Serbia 1995-1999, Afghanistan Enduring Freedom e per arrivare alla Seconda Guerra del Golfo contro l’Iraq, Libano e Gaza nel 2008 -2009 infine oggi in Libia. Si sospetta che tale uso sia stato fatto anche nell’invasione di Panama nel 1989 a scopo sperimentale.

Oggi a distanza di anni dal primo vero utilizzo massiccio di armi contenenti Uranio Impoverito  possiamo tracciare un… clicca per continuare a leggere

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  1. #1 di gold price il 7 ottobre 2012 - 10:49

    Ebbene se oramai si da per scontato che nel novero delle “armi distruttive di massa” entrino le bombe nucleare, i gas, i batteri e parassiti, credo sia giunto il momento di inserire un nuovo “killer” che sta mietendo vittime sia tra i militari che tra i civili e che può ben essere considerato “un arma distruttiva di massa”, mi riferisco all’Uranio Impoverito, contenuto nel munizionamento moderno di mezzi corazzati, degli aerei da attacco al suolo, nelle bombe perforanti e nei missili da crociera e che ha fatto la sua comparsa nei teatri operativi bellici a partire dalla Prima Guerra del Golfo (Agosto 1990-Febbraio 1991) e poi a seguire in Somalia (Operazione Restore Hope (dicembre 1992 –maggio 1993), Balcani Bosnia e Serbia 1995-1999, Afghanistan Enduring Freedom e per arrivare alla Seconda Guerra del Golfo contro l’Iraq, Libano e Gaza nel 2008 -2009 infine oggi in Libia. Si sospetta che tale uso sia stato fatto anche nell’invasione di Panama nel 1989 a scopo sperimentale.

  2. #2 di fausto il 26 ottobre 2012 - 18:05

    Quella roba non serve a niente. Hanno trovato un metodo eccellente per smaltirla senza spese. Ogni commento ulteriore mi pare superfluo.

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